I Fanali

I fanali erano gli antichi apparecchi ad olio impiegati nell'illuminazione delle strade, prima di divenire i proiettori grazie ai quali è possibile guidare in ogni ora della giornata automobili, camion, biciclette e moto.

Il termine fanale deriva dal greco phanos che possiamo tradurre con lanterna, anche se stiamo parlando di lanterne ultra moderne ben diverse dalle lampade ad olio del passato.

I fanali, che per essere precisi dovremmo chiamare proiettori, sono infatti dispositivi che racchiudono un'evoluta tecnologia spesso abbinata ad una ricerca incessante dal punto di visto dell'impatto estetico ed aerodinamico.

Prima però d'addentrarci nel tema delle luci auto più di moda e performanti ricordiamo quali sono i fanali imposti dal Codice della Strada, oltre che dal buon senso.

Le luci di posizione sono la spia essenziale della presenza di un mezzo sulla strada, piuttosto che ad illuminare la strada a vantaggio del guidatore sono utili per segnalarne la posizione agli altri veicoli e ai pedoni, sia quando si è in moto sia quando si sosta ai lati della via.

Gli anabbaglianti servono, invece, per illuminare la strada da percorrere, sia di notte che di giorno dal momento che in Italia sono da tenere obbligatoriamente sempre accesi.

La luce bianca o gialla delle luci abbaglianti è ben diversa dalle precedenti e già il nome lascia intuirne la potenza, così forte da vietarne l'uso in presenza di altri mezzi i cui guidatori potrebbero esserne momentaneamente e pericolosamente accecati.

Infine troviamo la luce di stop, la luce rossa posteriore che si accende quando freniamo in modo da mettere in allerta il veicolo dietro di noi.